Samarobriva (Amiens), 303
Flavius Magnus Magnentius
Generale di Costante, facendosi interprete del malumore dei ceti medio-bassi gallici, dichiarò decaduto il suo imperatore ad Augustodunum (Autun) il 18 febbraio 350. Fu riconosciuto nelle Gallie, Britannia, Spagna, Africa e Italia ma le legioni illiriche proclamarono imperatore il comandante della cavalleria Vetranione. Cercò un accordo con l’anziano generale ma invano perché nel frattempo Costanzo II lo convinse a ritirarsi. Intanto a Roma veniva eletto Nepoziano, che fu ucciso dopo meno di un mese da Marcellino, suo comandante generale. Magnenzio fu poi definitivamente attaccato da Costanzo II e sconfitto il 28 settembre 351 nella grande battaglia di Mursa (Osijek) in Pannonia e poi definitivamente nell’agosto 353 a Monte Seleuco nelle Alpi Cozie. Rifugiatosi a Lione si suicidò e la stessa cosa fece il fratello Decenzio nominato cesare.
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